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al testo di Daniela Jaber
Creazione.
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Mondi lontani, inaspettati,sconosciuti, esplorati per sbaglio, guatando le acque in tempesta di sogni disfatti. Albe e tramonti foschi di pioggia battente, di sudore umidiccio tra le pieghe del corpo. Bagliori improvvisi su occhi dischiusi, incerti se aprire le porte al destino. Membra contratte sul dolore assurdo e improvviso, che squarcia e ferisce il pensiero, rendendolo unico,doppio, reale e posticcio. Nel fango tra spasmi l'altro viene plasmato. (e adamo nasce da eva).
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Alberto Becca
- 24/11/2015 06:08:00
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Scenario apocalittico allinterno del quale, dalla materia, dalle cose, prende forma la persona, la figura umana, l abitante del mondo: testo lodevole perchè rende bene il patòs della la lontananza, la differenza fra il "mondo" attuale (in cui tutto si costruisce, nulla si crea)e il mondo primordiale, misteriosa e grandiosa opera del creatore. Di fronte alla creazione verbi, aggettivi e sostantivi, eloqui risultano tutti imperfetti, deboli, carenti, inadeguati. La creazione "E" e basta.
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